“Hufeisentour” in Val Sarentino

Circondato dalle valli dell'Adige, Isarco, Passiria e Giovo, offre una vista spettacolare. Fatta eccezione per la salita di accesso, piuttosto ripida ma comodamente superabile anche in automobile o con l'apposito autobus escursionistico, questa escursione d’alta quota non presenta particolari difficoltà tecniche, anche se buone condizioni fisiche e preparazione adeguata sono imprescindibili tanto quanto la prenotazione dei pernottamenti nei rifugi, ad esempio all'Alpenrosenhof al Passo Pennes, al Rifugio Forcella Vallaga o al Rifugio Corno del Renon. Comunque sia, al termine di ogni tappa, per il pernottamento e il vettovagliamento nei vari rifugi siete sempre in ottime mani. Nei mesi estivi quasi tutte le tappe possono essere intraprese anche come escursione singola di un giorno oppure come percorso circolare. Alcuni tratti dell'alta via sono percorribili tutto l'anno, e nei periodi più ricchi di neve sono adatti per splendide escursioni con le ciaspole o gli sci da alpinismo.

Sul tratto che porta alla malga Pfnatschalm i bambini possono sperimentare le ruote idrauliche e le correnti d’acqua, navigando su una zattera in legno sulla superficie dello stagno. Sul tratto dal Pichlberg alla malga Getrum, invece, possono affrontare il labirinto dei mughi e ascoltare le storie dei pastori sulle tradizioni sarentinesi. Dalla malga Getrum, la Croce di Lazfons è raggiungibile in un'ora e mezza.
Non mancate di salire all'alta via “Hufeisentour” dall'accesso che parte da Rio Bianco e passando per Sonvigo porta al Rifugio Merano. La Via delle saghe di Sonvigo è un itinerario-gioco che dall'abitato di Sovigo porta alla Malga Durr. Ispirato alle leggende delle Val Sarentino, è punteggiato da una serie di indovinelli le cui risposte vanno trovate lungo il cammino.